gava

Non so dove guardare… Il primo pensiero va a Gibbo che mi ha appena messaggiato da dietro quel monte ( Il Gennaio )…

Eccolo

…. in nessun altro posto come qui, adesso, puoi nutrirti del silenzio.... ....l’isolamento fonico creato dal manto nevoso ti allontana da tutto, l’unica cosa che riesci ad ascoltare e sulla quale riesci a concentrarti è te stesso, non puoi più fuggire, anzi, ti attrae e anche se sai di aver rispettato le regole ciò che cerchi non è a portata di mano, almeno questo no... almeno questo sai che per meritarlo dovrai raggiungerlo.

Già, quella camminata…… .....non più un semplice diversivo.... ...è come per chi invece preferisce il silenzio di un buon sonno ristoratore, l’abbandono che prevale sulla quotidiana frenesia, qui le riflessioni non sono soffocate, corrotte da altri pensieri; con l’animo in piena esondano ed emergono con tutta la loro importanza…

Il gusto della scoperta.... .....voglio sperare e mi piace credere che mia figlia lo riassaporerà da grande, magari quando comprerà un vasetto di marmellata; assaggiandola ripenserà a quanto gustosa era quella fatta in casa , non soltanto perché i frutti selvatici son più buoni, dentro a quel vasetto credo che troverà anche il sapore piacevole della camminata fatta per raggiungerli, quello della giornata passata con i suoi genitori, con il suo amico cane.

Certo oggi tutto è cambiato, ti siedi comodamente davanti al pc, digiti su emule il titolo del brano, dopo pochi attimi l’hai già masterizzato e sei pronto per ascoltarlo dove vuoi. Tutto a portata di mano….dov’è finito il sapore antico della scoperta, della conquista ?

Ricordo il viaggio, quasi una transumanza, per andare ad acquistare un disco ascoltato alla radio più in voga, due treni per raggiungere Firenze, la Galleria del Disco, l’emozione nello “ sfogliare” ad uno ad uno quei nuovi arrivi d’oltreoceano che nello sbattere insieme diffondevano l’inconfondibile odore di cellophane; ognuno di loro che non era lui rappresentava in sé una piccola delusione ed al tempo stesso una gioia perché il momento del contatto si avvicinava sempre più.

Ricordo invece perfettamente quando mi comprai, da solo, con i risparmi delle paghette, i miei primi scarponi Lange…e li tenni in camera con me ….per svariati giorni.

Ricordi… Non ricordo, anche se spesso me ne hanno parlato, di quando mio padre, per acquistarmi il mio primo paio di sci, approfittò di una vincita al totocalcio…..fortunatamente per me avvenne che ero ancora un bambino molto piccolo.

La chiamano esperienza, raziocinio, saggezza..…chiamiamola pure anche scherzosamente vecchiaia che avanza ….oppure voglia ? Voglia di non fermarsi, di continuare con l’ausilio della solitudine a scavare dentro se stessi per scoprire quanta e quale strada si è percorsa, quanta è da percorrere, e scoprire se insieme ad essa nella valigia c’è ancora posto per qualcosa di nuovo che possa far compagnia ai ricordi.

Sono solo con i miei ricordi. Ricordi, cos’è che mi accompagna ormai in queste uscite in solitaria….se non loro.

Scatti nuovi quindi, su emozioni vecchie e riflessioni nuove, in divenire, basate anche sui ricordi in un posto nuovo alla maggior parte dei frequentatori del forum.. Un intreccio singolare, proprio in un ambiente che da alcuni anni è stato trascurato, abbandonato, e per uno strano scherzo del destino, proprio grazie a questo sta anche lui riappropriandosi di se stesso; sarà la rivincita della natura e di chi in piena sintonia vorrà goderne appieno respirando la memoria dei ricordi che questo posto trasuda in ogni angolo. Mentre salendo lo avvicino, voltandomi indietro vedo ciò che mi affascina ed al tempo stesso mi intimorisce; sono uscito di casa a mezzogiorno, 700 metri di dislivello a quest’ora incutono timore, non fatelo….specialmente in posti sconosciuti non andate incontro alla notte.

Proverò a mostrarlo attraverso degli scatti nuovi, la digitale è finalmente arrivata, e voglio ringraziare Cinzia che mi aperto il mondo delle bridge, Baldacci che me lo ha esplicitato…Gibbo, che mi ha sopportato. Un santo, nonostante la sua disponibilità e la sua bontà d’animo son certo che quando gli ho annunciato di averla ordinata avrà senz’altro esclamato – Che Dio sia lodato.

L’ho visto anche al pranzo sociale a Roma, negli occhi degli amici, che fotografando altri amici ne portavano a casa non solo il ricordo, ma la voglia di riviverli; non solo semplici reportage ma attimi già colmi di nostalgia.

E allora in queste escursioni, in questo “ dentro e fuori “ utilizzando la digitale mi viene in mente il procedimento del periscopio, che mostra a chi sta dentro cosa avviene fuori... ..... ma si svolge inversamente, cerchi di mostrare a chi sta fuori, di là dal desktop, cosa avviene dentro……esattamente dentro di te.

In tutto questo però l’egoismo non c’entra, sai che gli amici hanno piacere che tu gli mostri parte dei tuoi pensieri e cerchi di fissarli, oltre che con le parole anche con le immagini.....

....per alcuni è come legger un buon libro, per altri è come ascoltare della musica, rifugiarsi in tutte quelle azioni che ti permettono di sfuggire allo stress dei rapporti quotidiani e cullarsi in un qualcosa che riesce richiamando la tua attenzione ad assorbirti isolandoti da ciò che ti circonda....

....quelli che quando vai a funghi spesso restano soffocati; mentre stai camminando per arrivare sul posto da dove inizierai la ricerca, mentre ti sposti, la smania ti pervade, la tattica e le aspettative prevalgono su riflessioni di altro tipo, galleggiano sopra sedandone la priorità; ed è anche un bene, in fondo è quello che tutti cercano in queste passeggiate…

I pensieri….. i tuoi silenzi, qui prendono prepotentemente la parola…

fatti nei tuoi adorati scenari ..

…ed agli incontri…

….perchè la precedenza viene riservata da sempre alle passioni viscerali …

…gli amici per i quali una foto non basta a farceli entrare tutti….e gli hobbies, dei quali il poco tempo disponibile ti sta privando…..

legati ai tuoi affetti più profondi …

…i tuoi amori…