gava

Bei funghi Alfonso ...Lazio veramente uber alles

Finalmente, al quindicesimo tentativo son riuscito a godermi questo meraviglioso spicchio di Terra.

Il cocomeraio non si tira mai indietro Boni ragazzi, ora sono incasinato, se ne riparla dopo ferragosto.

Matteo, cucciolo, vedi di divertirti e lascia perdere i funghi ... .....e poi quante volte ti ho detto di leggere e di non guardare solo le figure.

Ohh Bibbo.....ma p...a miseria :biggrin: In uno scenario come in quello dell'ultima foto siete riusciti a trovare il castagno ??

Oilàà gente, scusate ma il lavoro dopo una settimana di ferie, più qualche problemuccio fanno si che venga rapito dal fascino della solitudine. Col tempo son diventato fatalista, so che le amicizie, così come i legami possono finire ed il miglior amico di me stesso son proprio io, con le mie riflessioni….ma l’opportunità che ci concede un forum così, di esternare le proprie idee col massimo rispetto, coinvolgendo chi non ha ben chiari certi concetti e troppo grande per essere sprecata. Che dire, il mio malessere è tutto qua, questa nouvelle vague di fungai rispecchia lo stato sociale in cui versa il nostro paese e con il quale mi sento a disagio. Purtroppo DocMax i posti fotografati non sono così impervi da impedire alla massa che non ragiona di raggiungerli ( per quanto il pc sembra ancora che vada a pellets da quanto va scatti , alcuni li ho visti menzionati da Max1 in un suo topic ), fortunatamente lo fanno quando son sicuri di fare paniere e cioè tardi. Come “ locale” potrei dirlo con scherno, ma come “ nativo “ nutro profondo rispetto di chi calza gli scarponi e cammina un’ora e mezza o due per arrivare sui funghi. Non son funghi rubati, come qualcuno li ruberebbe dal paniere di un amico, o come qualcuno è avvezzo acquistarli dai locali prima di rincasare per mostrarli ai familiari così da accrescere la propria autostima. Poi son gli stessi che….Giovedì, parto, mi infilo la gerla e dopo un po’ mi accorgo che mi da fastidio, infilo una mano nella cacciatora del gilet e mi accorgo di avere all’interno due tetrapak raccolti la sera prima nel bosco. Di tornare indietro non se ne parla, mi dico – li nascondo e li prendo al ritorno. Però per una volta voglio fare un tentativo e li lascio sul ciglio della strada bene in vista – hai visto mai che qualcuno li ruba ( fossero stati un panieretto di funghi ) – difatti non li ha rubati nessuno, al mio ritorno erano ancora lì, per essere accolti insieme ad altri porcai raccolti in giornata. Che poi son gli stessi che….mi chiedo spesso come mai, quando passo su alle 18 e mi fermo a spostare delle pietre che sono cadute dai cigli delle scarpate che si inframezzano tra le strade ed i boschi, pascoli abituali degli ungulati e dei cinghiali soprattutto dopo la pioggia….come mai quando passo io….sebbene sia già tardo pomeriggio…ogni volta quegli animali abbiano l’accortezza di buttarmele davanti….perchè è così che deve essere, non è possibile che non sia mai passato davanti a me qualcuno in tutto il giorno e non si sia degnato di toglierle. Insomma, questo nugolo di raccoglitori, dov’erano nei 60 giorni precedenti alla fine di quest’ultima buttata ? A fare un altro sport ( probabilmente tra i castagni, tra le querce….ovunque ci fosse sentore di raccolte facili ) mi manca ancora di vedermeli arrivare contro muniti pure di IPod, alla maniera di chi fa jogging…in fondo che c’è di male ad ascoltare un po’ di musica nel bosco, così silenzioso e tetro ? Meno male che c'è anche gente come quella che gira su questo forum......da speranza. Grazie a tutti. :biggrin:

Pensieri e Parole ? Può darsi, ma rimango comunque pur sempre un fungaio. Certo che il mio modo di scrivere magari si accosta male ad i porcini in sè e per sè, può risultare difficile da comprendere per chi è abituato ad altri tipi di boschi. Prendi ad esempio la foto della Croce; sotto la spinta del ghiaccio causata da una probabile slavina, si è piegata la lungherina di ferro di sostegno, ma, stranamente direi, non si è rovinata la Croce stessa e l'esile struttura che stilizza il Cristo. Da qui il mio " tenta di piegare la fede " . E' un pò una metafora, che si può accostare alla nostra passione; il sole, la fatica, il sudore piegano la nostra struttura di sostegno, le gambe vanno in acido lattico, ma la passione e le motivazioni sono più forti e resistenti. Non so, forse è un pò troppo per due fungacci ...ma vuol essere un invito a non sottovalutare quello che sta intorno a noi quando ci rechiamo in certi luoghi. PS: La doppia ombra ? Ti confesso che quando ho visto la foto, che come mio solito fare commento in base ad i particolari, ho avuto paura. Adesso vado, a più tardi per eventuali altre risposte....Grazie intanto per l'apprezzamento.

Ohhh...ma sono appena finiti gli estatini che già cominciate a farci vedere e sognare gli edulis ? Non ci si può mai riposare. :biggrin:

Bravo Alberto, che gusto ci sarebbe a durar fatica senza la giusta ricompensa ? ..o sarà il contrario ? :hug2: :biggrin:

Insomma…questa muffa. Compagna e maestra di vita; grazie a lei ho imparato ad innalzare la soglia del dolore, ad ascoltare la natura, a cadenzare i ritmi della vita, ad avere rispetto, a gioire dei trionfi e ad accettare le sconfitte….a rendere felice un amico. Un amico che lasci da solo a godersi una tua cova e che ti viene incontro sorridente mostrandoti i frutti della tua amicizia…un bellissimo scambio di regali. Grazie mille a “ loro “.

…a far passare un paio d’ore serenità ad un amico…che del lavoro non può farne a meno nemmeno qui …

…ma comunque utili …

…altre volte meno….

Talvolta bellissimi…. [/url

Tanti di " loro " in questo magico Luglio….tanti da non riuscire spesso a fotografarli tutti.

…sempre con il dovuto rispetto…. Senza spirito di conquista perché certe cose non si conquistano mai……semmai se ne rimane conquistati.

…da interpretare…ognuna diversa dall’altra…

…e con esse le ambizioni… Un’altra stagione da capire…

….per migliorare le prospettive…

…ma ugualmente importanti perché bastava talvolta ragionarci su…

..…di altri meno intensi…

Ricordarsi dell’incredibile annata da estatini del 1994, dell’estate caldissima del 2003, delle superbe annate da settembrini quali il 98 ed il 99 ti fa pensare di non essere un sopravvissuto….ma di avere invece vissuto…intensamente… …e di aver gioito di piccoli miracoli…

Non è rassegnata serenità, non è monotonia… ...ricordarsi di quel primo Luglio, pochi giorni fa, in cui ti sei tolto la mantellina da pioggia per farti scorrere le gocce sul volto come lacrime di gioia…

…ti fa imbattere in questo…

…tutto ha un senso, una prospettiva che mentre cerchi loro…