gava

....accorgendosi che trovandosi allo scoperto ognuno cerca in qualche modo riparo e ristoro.

Bisogna affrontare anche questi attimi, guardare avanti senza fuggire... ...il miglior modo è assecondare le stagioni.. ...uscire non solo metaforicamente da questo bosco...

Non aspetto più l'alba su quel sasso, per i funghi non ne vale più la pena... mi capita però di passare a trovarlo... lui non si è mosso di un millimetro siamo noi che siamo cambiati gli chiedo solo di restituirmi quegli attimi ..ascolto una foglia che cade... ..il cucùlo che canta.. ma nella consapevolezza che sono ormai irripetibili mi capita a volte di sentire la brezza raffrescarmi una guancia.

...oggi so cosa potrebbe offrire nel proseguio delle giornata. Altri funghi della stessa, pessima, qualità. :biggrin: Ma oggi non è alla qualità dei funghi che affido l'intensità delle emozioni.

Saranno quelli che con il tempo gli ho assegnato ? Degli attimi vissuti insieme. Mi son sempre fidato di loro, della loro schiettezza e della loro onestà che mai mi ha tradito.....ed in loro mi rivedo. Ricordo quando poco più che ragazzo, con mio padre salivamo a buio ad aspettare l'alba prima di iniziare a cercare funghi... ...non che ce ne fosse bisogno considerando la concorrenza rispetto all'enorme quantitativo di funghi disponibile, ma la tradizione lo imponeva, anche perchè a casa c'era sempre poi qualcosa da fare... ....venne un giorno quindi in cui mi chiese di dividersi, di aspettare l'alba in cima a due coste differenti per incontrarsi poi poco dopo, ottimizzando così il tempo disponibile. La cosa mi inorgoglì, era come se mi avesse dato la patente da fungaio. :biggrin: ...era come se mi avesse detto – fai tu quella costa...adesso la conosci bene e son certo che non ne lascerai. Per il suo modo di vedere le cose era un attestato....sapeva che non avrei tradito la sua fiducia. :biggrin: Allora mi sedevo su un sasso, accendevo un sigaretta mentre attendevo la magia dell'alba.... ...il rumore di una foglia che cade... ...il canto del cucùlo.. ...la fronte sudata che si raffrescava con la brezza della levata del sole.. ..il primo fungo, che per la mia inesperienza, nonostante la pessima qualità rappresentava chissà cosa...

....sembra incredibile, ma in questi momenti per quanto mi sforzi di ricordare, delle centinaia di persone incontrate casualmente nel bosco non riesco a visualizzare un solo volto. Eppure di molti di loro, dei faggi, dei luoghi dove crescono, conosco forme, umori....messaggi....

...qua dentro dove non è mai completamente giorno... ...e mi ritrovo a bofonchiare sottovoce le mie considerazioni quasi come non volessi disturbare nemmeno i pensieri stessi... ...sento di essere tornato di nuovo a casa... ...nel silenzio più intimo...

....di lasciarmi sospendere dentro questi passaggi verde smeraldo... ...che ti circondano tutto intorno, sotto e sopra, lasciandomi spesso anche un po' stordito...

...e di lasciarmi attrarre da deboli speranze...

...chiedendomi di abbandonare le certezze...

...che con i loro colonnati mi invitano ad entrare...

Quest'anno però, in una stagione che stenta a decollare, la ricerca va oltre... ...si spinge presto dove gli attimi emozionano maggiormente.. ...tra gli amici di sempre...

.... rubando brevi ed intensi attimi...

....non c'è modo di fare altrimenti... ...si assecondano le sofferenze dei luoghi....

...è il momento in cui le essenze obbligatoriamente s'incontrano.. il momento in cui elementi così distanti sono costretti a fondersi... ...faggio, castagno, cerro... ...luce ed ombra... ...caldo e freddo.. ...secco ed umido...

...è ormai Primavera inoltrata... Il crepitìo delle felci secche sotto i nostri piedi sta per essere sostituito dal rinnovato fruscìo, che crescerà in altezza e non mancherà di veicolarci adosso zecche a più non posso :biggrin: ....questa rinascita, unitamente ad una vecchia ed ammiccante amica, propongono a breve un incontro sperato. :tongue:

attimi talvolta invisibili... appuntamenti irrinunciabili che non si possono rimandare...

la gente passa... noi passiamo... chi ci precede da sempre osserva il nostro chinarsi a raccogliere... il nostro rubare attimi..

...le tappe ne tracciano il percorso indicandone la meta..

La strada che percorre il bosco prosegue...

Nooo :biggrin: il crinale mi aspetta. :biggrin:

Certo che quando arriva il caldo il castagno è scoppiettante ehh !!? Se fosse solo per fotografare mi verrebbe voglia di andare a prendere un pò di caldo domattina. :biggrin: Bravo Paolo.

Non è un micro porcino...il tuo primo è salvaguardato. :biggrin: Certo che van tagliati per forza.....i boschi non sono stati creati solo per andarci a funghi. :biggrin: Se guardi le foto d'epoca dei posti più frequentati ti accorgerai di come fossero spelacchiati, a quei giorni non avevano altro per scaldarsi. Dove avvengono i tagli spontaneamente ricresce il sottobosco, che saranno felci....rovi....ma anche lamponi, fragole....per la delizia del nostro palato.....e piantine come mirtilli, erica ecc. ecc. che fortificano e sostengono il terreno. E' normale...ed è anche giusto, piuttosto che vedere file di castagni abbattuti dal bruscello. Non so se hai presente un castagno che cede sotto il peso del gelo...non si tronca mai....si divelge.....formando una buca larga quattro o cinque metri. Riguardo al discorso legato all'impatto ambientale son d'accordo, ma a me dà più fastidio quando a seguito di un taglio trovo abbandonate per etrra catene da motosega, taniche di miscela ed altro ancora....ma credo sia opera di cottimisti... ...un proprietario non farebbe mai certi scempi nella sua proprietà. Quando ho tagliato una macchia ho sempre avuto il fiato sul collo della Forestale....io !! :biggrin: Gli altri non so perchè non lo avvertono. :biggrin:

Marììì fotoscioppe non si scarica.........si compra. :biggrin:

Anch'io Sergio leggo soltanto adesso. Mi dispiace molto. Ora per te c'è un vuoto difficile da colmare; può consolare il fatto che con noi, gente amante dei boschi e delle camminate all'aria aperta, questi animali hanno vissuto al meglio.